In questo periodo, come molti altri professionisti della formazione e dell’insegnamento, mi trovo alle prese con l’esigenza di riformulare alcune proposte e attività formative in versione e-learning, che solitamente svolgo in presenza con una modalità esperienziale in aula o con metodologie outdoor. Non che sia una grande novità la possibilità di usufruire a distanza di questi servizi, infatti sia in letteratura e nel mondo accademico, in molte grandi organizzazioni la formazione a distanza è una realtà dai primi anni 2000. Alla fine del 2019 ho tenuto proprio due pomeriggi molto partecipati su questi temi, tra cui lo “Smart Working”, il benessere e su come ricercare un nuovo “Work Life Balance” per la vita e il lavoro; in queste settimane sono certo che riecheggeranno quei concetti come non mai ai partecipanti di quegli incontri.
Mi sono occupato in prima persona dello sviluppo digitale e tecnologico di GRUEMP fin dal suo inizio, affiancato da consulenti web e poi da mio nipote Andrea come Responsabile Multimedia e Information TeCnology.
Con GRUEMP già nel lontanissimo 1998 attivammo un primo sito internet, nel 1999 abbiamo creato supporti in versione audio CD motivazionali per l’autoformazione post corso.
Nei primi anni 2000 creammo un’area riservata per la gestione dei servizi ai clienti tramite il sito internet.
Nel 2007 iniziammo la nostra presenza nei social trasferendo informazioni e condividendo fino ad oggi, con chiunque fosse interessato, decine di articoli, centinaia di stimoli formativi, migliaia di post informativi.
Nel 2011 creammo un Innovativo Audiolibro con storie motivazionali denominato Avventura Vincente (oggi scaricabile anche download sulle piattaforme iTunes e Spotify).
Nel 2014 creammo una prima App per semplificare il contatto e l’accesso ai servizi in versione mobile.
Nel 2018 abbiamo completato il nuovo sito in versione mobile e-commerce ottimizzando tutti gli altri strumenti di comunicazione e interazione con la clientela. Stiamo lavorando già da mesi per l’implementazione di nuovi strumenti di apprendimento tramite nuove piattaforme e diamo servizi di consulenza, counselling, coaching a distanza da più di 3 anni.
Dal 2014 con GRUEMP abbiamo studiato e predisposto una piattaforma multimediale per l’apprendimento a distanza messa a disposizione dei clienti del percorso Avventura Vincente (GRUEMP Mediaform) ma le persone purtroppo non erano ancora pronte all’e-learning e ad integrare formazione in presenza con supporti a distanza.
Nel 2015 siamo stati i primi in Italia a proporre un software “VLeader” (made in USA) che utilizza l’intelligenza artificiale per la formazione sulla leadership, una formazione in versione blended (mix di formazione in presenza + distanza); ma i primi corsisti e le aziende lo consideravano troppo impegnativo perché serviva anche fare esercizio a casa in piattaforma sul proprio pc.
Da almeno tre anni abbiamo iniziato a svolgere servizi di consulenza personale e aziendale, di coaching, di counselling e di formazione one to one anche tramite strumenti di conference call, video chiamate in Skype o WhatsApp, Face Time.
Da quest’anno propongo direttamente anche un innovativo strumento diagnostico basato sulle Neuroscienze con test che si svolge proprio in piattaforma web e che poi da modo a tutti i corsisti di avere sempre a disposizione tramite App il proprio profilo Emergenetics.
Questo breve excursus storico per dirvi che per noi di GRUEMP e per chi si occupa professionalmente di Formazione, educazione, insegnamento etc., queste apparenti “novità” portate dal Corona Virus, così nuove non sono; certamente tutto oggi si sta velocizzando e il distanziamento sociale, momentaneo, sta rinnovando l’utilità anche degli strumenti tecnologici, soprattutto nell’ambito della scuola e dell’insegnamento.
Nella maggior parte del mondo globalizzato queste modalità sono già in voga, ma sono ancora sconosciute per milioni di italiani che fino ad oggi pensavano di poter evitare queste modalità e l’uso di queste tecnologie anche per finalità professionali o di apprendimento. D’altra parte nemmeno le istituzioni Italiane sono state lungimiranti e hanno perso un sacco di tempo su questo versante già importantissimo per modernizzare il paese. Fino a qualche tempo fa le persone si erano molto interessate ai social, al mondo di internet, etc. più che altro focalizzando il loro interesse su quattro tipologie di utilizzo:
In pratica fino ad oggi il mondo web e social ha favorito anche una rischiosa distorsione della realtà, una estesa generalizzazione dei concetti, un rischio di cancellazione di elementi e informazioni di qualità sommerse da un vero e proprio “overload” informativo (sovraccarico).
Oggi allora è giunto il momento di “ringraziare” il COVID 19 almeno per aver portato nuovamente alla ribalta e all’urgenza molti aspetti tecnologici utili e necessari per integrare costruttivamente una civile vita personale e professionale. Il prezzo di questo cambiamento ora sarà enorme in ogni ambito. Evolvere salvaguardando il meglio della tradizionale organizzazione, integrandolo con ciò che oggi offre l’innovazione tecnologica, è già diventato in poche settimane l’unica via possibile da seguire per tutti. Forse dovremmo “ringraziare” questa emergenza, anche per aver rimesso al centro della consapevolezza comune valori e principi che sembravano scomparsi come: solidarietà, condivisione, collaborazione, reciprocità, autodisciplina, responsabilità, rispetto delle regole.
Le aziende e le persone avranno grande bisogno di rivedere logiche organizzative più Smart (leggere, agili, connesse), si dovranno creare modalità di gestione di prodotti e servizi più veloci e integrati. Il lavoro non potrà più essere soltanto inteso come un luogo fisico ma anche come un luogo digitale; non tutto il lavoro si può fare in “Smart Working” ma si dovranno integrare le diverse modalità.
La via maestra rimarrà però sempre investire sulle persone, sul capitale umano e sulle competenze, si dovrà essere intelligenti ed investire una parte di quel poco o di quel tanto che si avrà, proprio nella propria formazione.
La formazione aprirà i suoi spazi, il momento d’aula in un luogo fisico si integrerà con modalità di svolgimento anche a distanza, dove i contenuti e il formatore/docente faranno comunque sempre la differenza. Mi preme chiarire comunque un concetto importante, già chiaro per molti studiosi ed esperti della formazione: non tutta la formazione si potrà fare con efficacia e uguale qualità a distanza, anzi, rimarrà sempre centrale la presenza per una sperimentazione più pratica e di gruppo. Non tutta l’istruzione scolastica si potrà fare efficacemente a distanza. Le esperienze, gli insegnamenti o i corsi svolti con modalità esperienziali indoor o outdoor, saranno ancora luoghi privilegiati di formazione e apprendimento umanizzati ed empatici, emozionali, “caldi” a livello relazionale, coinvolgenti e ad elevatissimo impatto motivazionale rispetto alla formazione a distanza. La formazione in presenza crea una forte valorizzazione della condivisione e dei vissuti personali; un aspetto che un più asettico se pur efficace mondo digitale faticherà sempre a poter offrire. Finalmente anche in Italia adiamo verso il Lifelong e Wide Learning (apprendimento continuo per tuta la vita in ogni luogo e in ogni momento) e verso una formazione Blended (mix tra presenza e distanza); finalmente perché molti altri paesi avanzati ci sono già arrivati prima di noi. Forse però la nostra creatività, la nostra forte impronta umanistica e culturale riusciranno a salvaguardare il meglio della tradizione senza incorrere in errori, già sperimentati da altri popoli, che sembrano aver abdicato da tempo al valore dell’incontro interpersonale, cedendo completamente alle lusinghe pericolose di un modo prevalentemente digitale e ad un’economia fondata sul distanziamento sociale.
Alcuni infatti si stanno illudendo di poter sostituire quasi completamente il lavoro e i rapporti umani con un mondo e un’economia totalmente digitalizzati. Sarebbe follia abbandonare oltremisura il mondo interpersonale diretto ritenendolo di secondo ordine, pensandolo come ingombrante. Tra l’altro le umane modalità d’interazione sociale sono già mediate da una grande biotecnologia che abbiamo già in dotazione: il nostro cervello. Le moderne neuroscienze ci stanno aiutando a comprenderne i meccanismi e i sofisticati funzionamenti del cervello e del nostro sistema biologico, che sono in grado già di integrare: pensieri, emozioni, comportamenti, conscio e inconscio. Quindi la questione che si pone non è tanto con quale strumento apprendere o quale sia il metodo migliore, ma imparare ad usare e a “sfruttare” molto meglio il proprio cervello e la propria intelligenza per saper decidere quali modalità ed esperienze siano le più adatte ad ottenere specifici risultati. Dopo che una persona partecipa a delle esperienze formative, che siano esse in presenza o on-line, si dovrà comunque prendere la propria responsabilità nel mettere in pratica quanto appreso, impegnandosi a mantenere vivi gli apprendimenti fatti e allenare le competenze sviluppate nella propria vita personale o lavorativa. La Scelta di come voler e poter vivere e lavorare meglio è ancora una volta nostra, Covid19 o prossime “disavventure” permettendo.
Arrivederci ad un prossimo articolo o speriamo ad un corso in presenza, oppure ci incontreremo online per proseguire la vostra formazione insieme.
Dott. Damiano Frasson
Formatore, Consulente, Coach GRUEMP
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Complimenti Damiano e complimenti Gruemp per aver anticipato i tempi formando e comunicando in modalità aggiornata ! Farò tesoro di questo scritto di importante valore !
Ciao,
faticosamente ho letto il tuo interessante articolo. Faticosdamente perchè il carattere usato è molto chiaro e si fa fatica a metterlo a fuoco. Non so se altri amici hanno lo stesso problema. Rosanna si, ma forse siamo anziani.