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Se io partecipassi e poi non fossi contento?

Pietro Vettore
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Questa eventualità esiste solo in linea di principio, in quanto l’attenta analisi preliminare delle motivazioni, dei bisogni, delle aspettative del richiedente sono oggetto di uno specifico colloquio preliminare, proprio per verificare la predisposizione alla partecipazione. Inoltre ogni partecipante viene supportato durante tutta l’esperienza proprio per aiutarlo a mantenere alta la sua motivazione all’apprendimento finalizzandola ai suoi obbiettivi e alle sue peculiarità.

Potrebbe accadere che durante il corso una persona non si trovi bene o veda modificarsi le sue motivazioni; in tal caso può sospendere la sua partecipazione, previo confronto con il team e le sarà restituito l’importo della parte di corso non usufruita (come previsto dalle clausole contrattuali). Potrebbe accadere che durante il corso il partecipante non risulti più “adatto” al suo coinvolgimento nel gruppo o di disturbo ad altri corsisti; in tal caso viene invitato prima a rientrare nei criteri di correttezza e autodisciplina e successivamente, se perdurasse la situazione di disagio, invitato a sospendere la sua partecipazione. Quindi nel 99% dei casi chi inizia bene, partecipa meglio e finisce pienamente soddisfatto.  Cosa un corsista decida poi di mettere in pratica rispetto a quanto appreso durante il corso, con chi, con quali modalità e in che tempi diventa una libera e autonoma responsabilità del partecipante che ovviamente determina anch’essa una parte della sua soddisfazione a medio lungo termine ma sulla quale GRUEMP non può offrire ulteriori garanzie.

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